- Articolo di Sonia di Astriepsiche -
(Parte 1 dell'articolo. Seguono parte 2 e parte 3)
Urano è davvero il governatore della genialità?
Il suo posizionamento nel tema natale influisce sullo sviluppo di menti con potenzialità fuori dalla norma? Se si, quali altri archetipi e che configurazioni svolgono un ruolo nel favorire lo sviluppo di menti eccezionali?
Che caratteristiche astrologiche accomunano i temi natali di coloro che la collettività definisce "genii"?
Queste sono alcune delle domande a cui cercherò di dare una risposta.
COSA DEFINISCE UN GENIO?
Nel considerare il tema della genialità è necessario innanzitutto definire il campo d'analisi: chi può essere considerato un genio e non semplicemente una persona di grande talento? E, quali elementi ha senso osservare nei temi dei geni?
Il tema è duplice, ovvero, è necessario stabilire "chi analizzare" e " cosa osservare".
In latino il "genium", ovvero il genio, aveva la medesima radice di " ingenium", ingegno ovvero acutezza d'intelletto, ed era contrapposto allo "studium", le capacità acquisite con impegno e laboriosità.
Il primo aspetto da analizzare sarà quindi il modo in cui l'archetipo mercuriale (governatore delle facoltà logico intellettive) si declina nel tema delle personalità analizzate ed, eventualmente la terza casa.
Se aveva ragione Novalis nell'affermare che "il vero genio combina due estremi: è veloce come le menti ordinate e ricco come le menti disordinate" potremmo ipotizzare che nei temi dei geni si trovi un riscontro in termini di contatti fra Mercurio e:
- Urano (o Mercurio in Acquario) sia per la velocità di pensiero (questa data anche da contatti con Marte) che per l'intuizione, per l'innovazione e la capacità di destrutturare le convinzioni esistenti;
- Nettuno (o Mercurio in Pesci) come collegamento fra la mente logica e l'immaginazione, la fantasia, la visione "superiore", la capacità di cogliere le interconnessioni fra gli elementi;
- Saturno (o Mercurio in Capricorno) a portare struttura ed ordine mentale.
Sarà utile inoltre investigare il ruolo assunto nei temi dei geni da Urano tradizionalmente considerato governatore del genio e Nettuno che è, anch'esso, come vedremo, collegato alla genialità. Ruoli importanti di questi due pianeti e le relazioni fra Mercurio e pianeti lenti si ritrovano nei temi dei geni con una frequenza statisticamente rilevante. Trovo molto evocativa, a questo proposito, l'immagine proposta da Lidia Fassio che associa Nettuno a ciò che fluttua nell'etere, Urano alla parabola che lo capta e Mercurio al decoder che "traduce" il tutto in termini umanamente comprensibili.
Nell'osservare questi elementi nei temi natali, inizialmente ho stentato ad individuare tratti che accomunassero in modo inequivocabile le menti geniali che avevo scelto di analizzare; questo anche dopo aver eliminato dall'analisi musicisti, scrittori e pittori in considerazione della incomparabilità delle diverse abilità artistiche.
La svolta è giunta grazie alla consulenza di un docente di fisica al Politecnico di Torino, che interrogato sulla eventuale somiglianza dei processi mentali dei fisici, dei matematici e dei chimici mi ha chiarito la sostanziale diversità non solo fra queste categorie di scienziati ma anche in specifici sottogruppi al loro interno ed al periodo storico in cui sono vissuti. Quando parliamo di "genio" in realtà non parliamo di un fenomeno omogeneo, ma di un talento eccezionale che, pur avendo alcune caratteristiche comuni di base assume sfumature diverse in base al campo in cui si esplica. Queste considerazioni mi hanno indotto a segmentare in modo più preciso la tipologia di geni da analizzare e a cercare elementi comuni all'interno delle diverse categorie, più che nella macrocategoria del "genio" in quanto tale.
Effettivamente attraverso il raggruppamento in tre categorie diverse (matematici, fisici, inventori) è stato possibile individuare caratteristiche comuni che si presentano in più del 90% dei profili di ogni gruppo. In altre parole esistono diversi tipi di genialità che astrologicamente si esprimono con modalità diverse.
URANO COME ARCHETIPO DELLA GENIALITA'
Per poterci addentrare nei risultati dell'analisi dei temi, è necessario esplorare preventivamente in modo più approfondito l'energia dell'Acquario e l'archetipo uraniano, che è stato spesso considerato come il governatore della genialità, certamente per la sua connessione con ciò che è innovativo e spiazzante e con l’idea di illuminazione e di intuizione improvvisa. E' un archetipo di natura essenzialmente intellettuale ed il genio ovviamente non può prescindere dall'aspetto mentale, sia che sia declinato in campo artistico o scientifico.
Un suo posizionamento forte in un tema dovrebbe quindi essere indicativo di una propensione alla genialità, dove per posizionamento forte intendiamo: molti aspetti ai pianeti personali, ed in particolare ai luminari, posizioni angolari (aspetti all’ascendente/mediocielo), presenza in configurazioni geometriche di rilievo, importanza dei valori acquario nel tema.
1. Il primo elemento che a livello archetipico ci ricollega al genio è la tendenza di Urano e dell'Acquario a rompere gli schemi mentali precedentemente in uso: certamente la genialità, soprattutto in certi momenti storici, prevede la capacità di non farsi condizionare dal pensiero prevalente per poter captare e sviluppare pensieri alternativi. Nelle parole del mio "consulente" docente di Fisica "Le rivoluzioni scientifiche richiedono intuito e spesso giovane età: ci vuole una certa dose di ignoranza per annientare il pensiero dominante: se lo conosci bene vuol dire che ci sei entrato". Anche il fisico Feynman disse "Per capire cosa avviene a livello atomico è necessario rinunciare al buon senso". In qualche modo potremmo dire che per portare il futuro nel presente è necessario affrancarsi dalle aspettative dei contemporanei.
2. Affinchè tale tendenza venga poi concretizzata in realizzazioni geniali riconosciute dalla società è però necessario che sia affiancata dalla determinazione nel perseguire le proprie idee innovative, determinazione che, a differenza di quella arietina, deve evolvere in una capacità di dare continuità alle proprie ricerche e supporto costante allo sviluppo delle proprie tesi.
Seppur vedremo che Saturno, gioca un ruolo rilevante nei temi dei geni, in particolar modo nel settore della fisica, credo che la modalità fissa dell'Acquario sia un elemento importante rispetto al tema della continuità: l'Acquario, in quanto segno fisso, ha una energia che lavora potentemente non solo nel momento dell'illuminazione, ma anche nella fase successiva. L'ostinazione e la "fissità di pensiero", seppur in logica alternativa al pensiero prevalente, è una caratteristica tipica degli Uraniani.
3. Un terzo tema è quello della creatività dei geni: anche il genio scientifico spesso richiede creatività. Anche Rudyhar sosteneva che "la creatività individuale si esprime nella quinta casa, mentre nell'undicesima (così significante dell’Acquario e di Urano) il collettivo crea attraverso l'individuo" . Certo la creatività artistica è nettuniana, ma anche il processo di innovazione scientifica richiede creatività e per gli uraniani questa ha a che fare con il loro processo di individuazione e prescinde dal fatto che si sviluppi in termini scientifici o artistici. La creatività uraniana/acquariana è diversa da quella nettuniana che tende a “fondere” l’anima del singolo con il tutto ma ha più a che fare con la necessità di riconoscere se stessi ed accettarsi nella propria diversità e quindi con l'esigenza di "portar fuori" questa diversità rendendola manifesta al mondo. Per farlo l'individuo uraniano ha quindi la necessità di liberarsi dalle pressioni esterne e di affrancarsi dagli schemi di pensiero prevalenti come dicevamo in precedenza. L'iconoclastia Uraniana quindi ha probabilmente molto a che fare con la necessità di attivare la scintilla della creatività individuale che si esprime "per differenza" rispetto al contesto.
Lo psichiatra Giovan Battista Cassano , partendo dal presupposto che l’evoluzione della specie è prioritaria rispetto alla sopravvivenza del singolo, sostiene che “vi sono due “tipi” umani prevalenti: quella conservatrice e quella innovativa. La prima se pure può mettere in campo elementi di creatività lo fa prioritariamente per applicare al meglio quanto già esiste, tutt’al più a migliorarlo. La seconda categoria umana invece, minoritaria rispetto alla prima, è predisposta a creare risposte nuove ribaltando gli schemi e rompendo le regole." Non è forse questa un'ottima descrizione dell'archetipo uraniano?
4. Un ulteriore elemento di connessione alla genialità è l'aspirazione dell'Acquario realizzare uno sviluppo dell'individualità volto al bene collettivo. Non a caso la casa undicesima del collettivo prende le mosse dalla decima che parla, fra l’altro, della realizzazione dell’individuo. Uno degli obiettivi dell'Aquario è l'innalzamento della qualità della vita della collettività attraverso una azione che è ancora saldamente individuale, in quanto non siamo ancora nell’indifferenziata dodicesima casa dove l’io si dissolve. E’ particolarmente significativo a questo proposito il mito associato all’ Acquario di Prometeo e del furto del fuoco agli dei per donarlo agli uomini che simboleggia una azione individuale di rottura delle regole finalizzata al bene collettivo. E chi più di un genio coniuga felicemente l’affermazione di se stesso col conseguimento del bene comune?
5. Infine un lato ombra che accomuna genialità ed Urano: la presunzione, l'Hybris, topos della tragedia greca. L' acquariano rischia di essere arrogante per la velocità mentale che lo caratterizza associata alla limitata empatia che caratterizza l’elemento aria. Il processo mentale acquariano, che nei temi vedremo declinarsi nei diversi contatti di Urano con Mercurio, è veloce e basato anche su intuizioni "scollegate" da un processo logico sequenziale e quindi difficilmente comunicabile. Tale incomunicabilità e la difficoltà a trovare interlocutori altrettanto brillanti e veloci può essere uno degli elementi che contribuisce ad una forma di arroganza intellettuale che spesso caratterizza i geni.
(continua con le parti 2 e 3 della ricerca in via di pubblicazione)