– Articolo di Sonia di Astriepsiche –
(continuazione…se non l’hai ancora letta, leggi la parte 1)
URANO: GENIO, SREGOLATEZZA E DIFFICOLTA’ RELAZIONALI
Esistono poi connessioni secondarie che accomunano l’archetipo uraniano/aquariano con lo stereotipo del genio, seppur in modo indiretto. Ad esempio, nell’immaginario popolare, il genio è spesso associato alla sregolatezza, intesa o come un rifiuto delle regole, in senso stretto, oppure come una sorta di follia che porta ad agire in modo anomalo ed imprevedibile.
Questa associazione è dibattuta in quanto esistono studi scientifici che la supportano ed altri che la negano. Ciò che è innegabile è che contatti – sia armonici che disarmonici – fra Urano e Mercurio creano una attivazione celebrale notevole che a volte rischia di essere difficile da contenere e può sfociare in una forma di instabilità mentale se il tema lo favorisce.
Nel 2009 il ricercatore Szabolcs Kéri ha condotto uno studio presso la Semmelweis University mirato al gene neuregulin 1 (NRG1), la cui variante è associata a numerosi disturbi mentali. Nella ricerca si è scoperto che le varianti dell’NRG1 erano presenti con più frequenza nelle persone che avevano propensione all’ attività creativa. Il legame è talmente stretto da far dire al Kéri “questo è il primo studio a dimostrare che una variante genetica associata a una psicosi può avere funzioni benefiche. Fattori molecolari che sono legati a gravi disturbi mentali, ma anche presenti in persone sane, ci permettono di pensare in modo più creativo“.
Sono risaputi casi come quello di Vincent van Gogh che dopo un litigio si tagliò l`orecchio, di Mozart che alternava frasi scurrili a liriche religiose ed il cui comportamento era considerato imprevedibile, di Michelangelo che aveva forti sbalzi di umore con scatti di collera fino a colpire le sue opere. Si possono contare centinaia di casi simili, tuttavia si potrebbe sostenere che tali comportamenti e patologie siano connessi forse all’influenza destrutturante della psiche tipica di una forte presenza nettuniana nel tema degli artisti. In realtà, anche molti dei “geni” presi in considerazione nella mia ricerca, che esclude gli artisti, hanno avuto una vita caratterizzata sia da difficoltà relazionali che disagi mentali.
Fra i temi analizzati, ad esempio sono noti i problemi di Einstein nel rapportarsi alle esigenze materiali della quotidianità e le sue difficoltà ad orientarsi nello spazio e il suo supposto ritardo mentale da piccolo. In più occasioni si è ritenuto che fosse affetto da Sindrome di Asperger e lui stesso scrisse ” Talvolta un pensiero mi annebbia l’Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?”. Altri esempi eminenti sono rappresentati:
– da John Nash, matematico e vincitore del Nobel per l’economia, passato alla storia per la Teoria dei Giochi, soggetto a frequenti allucinazioni, affetto da schizofrenia paranoide, al punto da credersi l’Imperatore dell’Antartide e il Messia ;
-dalle stranezze e le difficoltà relazionali di Dirac che era noto per l’estrema riluttanza a parlare al punto che i suoi colleghi a Cambridge utilizzavano scherzosamente il dirac come unità di misura della loquacità: un dirac valeva l’emissione di una parola ogni ora. La vita di Dirac inoltre era costellata di stranezze folli. Einstein stesso disse “Ho problemi con Dirac. Procedere in equilibrio in questo vertiginoso cammino tra genio e pazzia è un’impresa terribile” ;
– dalla psicosi paranoide sviluppata da Newton, di cui era anche nota la distrazione al limite della anormalità, ai disturbi ossessivo-compulsivi di Tesla che riteneva fra l’altro anche di essere in collegamento spirituale con un piccione.
Pur riconoscendo che Nettuno (spesso forte nel tema dei geni) abbia una forte influenza sulla destrutturazione dell’Io, sono portata a pensare Urano e il suo potere dirompente sui processi mentali abbia comunque un proprio collegamento con questi disagi mentali e a questo proposito trovo illuminanti alcuni passaggi di un libro Di N. Andreasen dedicato proprio alla neuroscienza dei geni : “Molti tratti delle menti creative li rendono più vulnerabili. Fra questi l’apertura a nuove esperienze, la tolleranza per l’ambiguità, ed un approccio alla vita privo di preconcetti. Questa flessibilità consente loro di percepire la realtà in modo innovativo, ma rende anche il loro mondo interiore complesso, ambiguo e denso di sfumature. Un mondo pieno di domande e poche facili risposte. Mentre le persone meno creative rispondono velocemente alle situazioni sulla base di ciò che hanno appreso dalle figure di autorità, le persone mentalmente creative vivono in un modo più fluido e nebuloso. Oppure il soggetto creativo può subire critiche e rifiuti per essere troppo anticonvenzionale e questo può portare a depressione e alienazione sociale”.
In questa descrizione si ritrovano molti dei leitmotiv uraniani.
Altri due collegamenti secondari interessanti riguardano le due quadrature all’Aquario, ovvero lo Scorpione (intensità emotiva, intimità, sesso) e Toro (fisicità, sensorialità, sensualità).
Effettivamente nell’immaginario popolare vede spesso le menti eccezionali (soprattutto in ambito scientifico) in difficoltà nel gestire relazioni sociali, interpersonali o comunque contesti in cui l’emotività sia fortemente chiamata in causa ed anche talvolta in difficoltà con ciò ha che fare con la materialità. Tali difficoltà da parte dei soggetti geniali a gestire la materialità e le relazioni interpersonali, nonché intime e sessuali non è sempre presente in quanto va valutato alla luce dei singoli temi.
Il disinteresse per il sesso è un tratto citato nei testi riguardanti Leonardo Da Vinci, Newton, Tesla, così come troviamo esempi dell’altra faccia della medaglia ovvero una sessualità oltremodo esuberante (spesso una supercompensazione di un disagio sessuale di fondo) in altre personalità del mondo scientifico come Einstein, Von Neumann, Bertrand Russel.
Al di la dei rapporti di natura sessuale, potrebbe apparire contraddittorio attribuire al socialissimo Aquario difficoltà relazionali, ma in realtà non va dimenticato che la forte relazionalità dell’Aquario è di tipo collettivo e non di tipo individuale ed è di tipo mentale (aria) e non emotivo. Anzi, l’archetipo dell’Aquario cerca di liberarsi da ogni coinvolgimento emotivo. Il compito di Urano è lo sviluppo dell’umanità in una visione su ampia scala, ma proprio questo approccio può portare ad una mancanza di contatto personale ed intimo: in una visione di tipo “superiore” può accadere che il “piccolo dettaglio” del singolo individuo vada perso. Pertanto la relazione uno a uno può diventare difficile da mettere a fuoco e comunque meno prioritaria rispetto ad altre istanze. La socialità dell’Acquario si estrinseca più nella necessità di sentirsi parte di un gruppo che di essere in relazione con un singolo e nell’interesse per il bene della comunità più che dei singoli individui che la compongono.
IL RIDUZIONISMO ASTROLOGICO
Ma torniamo ai temi dei geni. Cercando spunti sul tema della genialità in prospettiva astrologica, ho letto alcuni scritti che associano la genialità ad aspetti molto specifici. Dane Rudhyard, ad esempio, individua un collegamento fra genialità e presenza significativa di quintili nel tema : riflessione interessante, ma certamente limitante. Altri approcci riconducono la genialità ad una specifica configurazione come il rapporto fra Urano e Giove, il trigono o la congiunzione fra Mercurio ed Urano, Urano all’ascendente, o addirittura elementi astrologici di maggior dettaglio quali relazioni particolari fra i governatori della 1A, 3A e 9A casa, o posizionamenti particolari delle parti arabe, o ancora aspetti delle 5a e 7a armonica.
Io personalmente considero questi approcci eccessivamente riduzionistici: l’astrologia è un sistema sofisticato e complesso e, generalmente, non si esprime con modalità meccaniche, soprattutto perchè lo stesso archetipo è contemporaneamente portatore di più simbologie nella vita di uno stesso individuo: tali ulteriori simbologie possono operare in modo diverso nella vita delle persone e quindi devono necessariamente declinarsi in modo diverso. Gli archetipi hanno svariate e sofisticate modalità con cui manifestarsi: segni, aspetti, case, configurazioni del tema e quindi è forse semplicistico pensare che la genialità si esprima attraverso un’unica modalità creando un singolo rapporto biunivoco fra elemento astrologico e facoltà mentali eccezionali. Pertanto, come vedremo, Urano, Nettuno, Mercurio ed in parte Saturno giocano un ruolo importante nella partita della genialità, e lo fanno in un modo molto preciso che tuttavia si avvale di una gamma ampia di modalità diverse.
A questo proposito va detto che anche il tema degli aspetti andrebbe considerato in questa prospettiva: ciò che influenza la genialità del soggetto è il contatto fra due archetipi più che la modalità specifica con cui questo contatto si realizza. Congiunzione e trigono non necessariamente sono più indicativi di opposizioni e quadrature, in quanto spesso la sfida posta da un aspetto “difficile” induce l’individuo a concentrarsi su questo specifico aspetto ed a raggiungere quindi risultati brillanti proprio in ciò che inizialmente costituiva una difficoltà. L’astrologia definisce il tipo di energie presenti in un individuo, le sue potenzialità e le sue sfide, ma non determina come questi userà quelle risorse e non definisce il suo destino. Per questa ragione va anche sgombrato il campo dall’idea che una configurazione estremamente specifica nel tema astrale porti automaticamente al manifestarsi della genialità.
L’analisi che ho compiuto, quindi, considera le modalità diverse con cui una stessa energia può manifestarsi (ad esempio, ho assimilato Mercurio-Urano a Mercurio in Aquario) e si basa sia su un numero di casi relativamente ampio considerando che stiamo parlando di geni e quindi di una popolazione limitata, sia su una scelta dei profili il meno possibile legata a valutazioni soggettive: questo per evitare che i risultati possano essere contestati sostenendo che una accurata selezione dei profili possa dimostrare qualsiasi teoria.
I TEMI DELLE MENTI GENIALI
L’indagine si è concentrata su 39 profili organizzati in 3 gruppi fra loro omogenei:
1. Fisici: i soggetti analizzati sono stati 14 , così individuati: i 10 nomi più influenti nel mondo della fisica secondo l’indagine svolta fra 120 grandi fisici contemporanei dal British Journal Physics World più alcuni nomi eccellenti:Steven Hawking, Max Plank, Faraday, Niels Bohr.
2. Matematici: 12 profili di matematici riconosciuti come pilastri di questa disciplina e di nuovo Newton già incluso anche fra i fisici. Ovviamente sono stati esclusi i nomi per cui non era disponibile un tema natale attendibile.
3. Inventori: 13 soggetti scelti fra inventori attuali e del passato: da Leonardo da Vinci, a Nikola Tesla, da Thomas Edison, a Berners-Lee.
Preciso che nell’analisi, per favorire l’attendibilità dei risultati, sono stati osservati solo gli aspetti maggiori fra pianeti (incluso il quinconce che considero maggiore) anche se in caso di congiunzioni fra più pianeti l’aspetto è stato considerato non al singolo pianeta ma al gruppo di pianeti congiunti; le case inoltre sono state costruite non col sistema di Placido ma col sistema delle case uguali, che io utilizzo abitualmente.
I fisici
I temi natale dei fisici sono i più articolati in termini di elementi comuni.
In relazione a Mercurio:
1. 12 temi su 14 presentano aspetti maggiori di Mercurio con Urano
2. 12 temi su 14 presentano aspetti maggiori di Mercurio con Saturno
3. 11 temi su 14 presentano aspetti maggiori di Mercurio con Nettuno o Mercurio pesci
4. 11 temi su 14 presentano aspetti maggiori di Mercurio con Marte
In relazione ad Urano :
1. 11 temi su 14 presentano aspetti maggiori fra Urano e Giove
2. 10 temi su 14 presentano aspetti maggiori fra Urano e Saturno
Inoltre in diversi dei temi analizzati Urano è presente in configurazioni importanti del tema: o per l’elevato numero di contatti con i pianeti personali o per la sua posizione.
Ad esempio: nei temi di Einstein e Galileo (in modo diverso anche in Max Born, con un tema a clessidra) Urano funziona da “manico” del secchio, ovvero è il pianeta che si oppone solitario al raggruppamento di tutti gli altri pianeti raggruppati in un arco di circa 180°. Mark Edmund Jones sostiene che i portatori di questa configurazione desiderano che il mondo riconosca i loro particolari talenti e che agiscono per il raggiungimento di obiettivi superiori più che per il proprio interesse individuale. Il modo in cui lo faranno dipenderà dalla natura del pianeta che serve da “manico”: questo pianeta eserciterà un ruolo molto importante nella vita della persona. Altre configurazioni significative possono essere ritrovate in gran parte dei temi.
Gli inventori
I temi natali degli inventori sorprendono per l’importante ruolo giocato da Nettuno:
1. 13 temi su 13 presentano aspetti maggiori di Mercurio con Nettuno (o Mercurio in Pesci)
2. 13 temi su 13 presentano aspetti maggiori di Nettuno con almeno 4 pianeti nel tema (o pianeti in Pesci)
3. 13 temi su 13 presentano aspetti maggiori di Nettuno con almeno un luminare
4. 10 temi su 13 presentano aspetti maggiori fra Nettuno e Giove
E’ interessante notare come anche i profili scartati per problemi di disomogenità presentavano caratteristiche del tutto simili. Un esempio è Hedy Lamarr, attrice degli anni ’50 a cui è attribuita una invenzione che sta alla base di tutti gli attuali sistemi di telefonia mobile: pur avendola esclusa in quanto non dotata di esperienza scientifico-meccanica, sorprendentemente rivela caratteristiche astrologiche del tutto simili agli inventori più “tradizionali”.
I matematici
I temi dei matematici non sono accumunati da particolari aspetti e tantomeno da un particolare ruolo di Urano o di Nettuno. Nei temi sembra invece assumere più rilevanza la triade di terra Toro-Vergine –Capricorno.
Dall’analisi delle facoltà logico intellettive, emergono infatti i seguenti elementi:
1. La terza casa in Vergine e Capricorno
9 degli 11 matematici per i quali disponiamo anche dell’ora di nascita, hanno la cuspide della terza casa (che presiede ai processi logici) in Vergine o in Capricorno. E’ forse utile rilevare che i restanti hanno rispettivamente Leibnitz la 3° in aquario e Turing in Leone: basterebbe quindi una imprecisione anche di poche decine di minuti sulla data di nascita per aumentare ulteriormente la percentuale di riscontro.
2. Mercurio – Saturno
Su 13 temi, 10 presentano un Mercurio in aspetto maggiore a Saturno oppure in Capricorno o Toro; limitandoci solo a Saturno/Capricorno sono comunque 8 su 13. Fra i 3 esclusi figurano di nuovo Leibniz e Turing: evidentemente i primi due risultano essere matematici “anomali” da entrambi i punti di vista rispetto al gruppo.
In altre parole 11 temi su 13 mostrano come le facoltà mentali dei geni della matematica abbiano un legame significativo con i valori terra ed in particolare con Saturno. Va detto tuttavia che la terra e Saturno in particolare sono molto presenti anche nei due grandi esclusi:
– in Leibniz:3 pianeti in Toro e aspetti maggiori di Saturno a Luna/Sole/Venere/Marte/Giove.
– in Turing: Saturno in Toro è congiunto all’ascendente e trigono al Mediocielo.